Verso un'agricoltura biologica, ma la strada è ancora lunga

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L'Adige del 28 luglio 2019

Nel 2021 un comitato presieduto da Fabio Giuliani, storico ambientalista rotaliano, ha promosso un referendum per l’istituzione del distretto biologico in provincia di Trento. Nell’intendimento dei proponenti della consultazione diretta c’è il cambiamento dello stato delle cose, ma senza nessuna forma d’obbligo o costrizione per gli agricoltori.
Il distretto rappresenterebbe uno strumento chiave per incentivare l’economia locale come bene comune, diventando al contempo un alleato essenziale per l’equilibrio del processo alimentare e di conseguenza per la salute. In altre parole un modello di sviluppo socio-economico più sostenibile per il Trentino. Una collaborazione fra i produttori, i consumatori, le istituzioni e gli operatori turistici, partendo dal patrimonio naturalistico, il bio-distretto potrebbe avere un enorme valore da un punto di vista del marketing territoriale.
Purtroppo il referendum non ha raggiunto il quorum richiesto del 40% fermandosi al 15,58%. Una delusione per i promotori e forse un’occasione persa per la comunità trentina.