Il nastro di seta di Herma Wilhelm

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Il nastro in mostra a Cunevo nel 2019

Il 16 luglio 1917 una curiosa circostanza riguardò il paese di Tuenetto. Un aereo della Kaiserliche und Königliche Luftfahrtruppen, (Imperial-regia Aviazione Austro-Ungarica) sorvolò la Valle di Non e lasciò cadere sopra Tuenetto un nastro di seta. La fascia dei colori bianco e rosso è alta circa 10 centimetri e lunga 180. Su di essa è riportata una toccante lirica d’amore scritta a mano in tedesco.
Mai s'è saputo il nome della destinataria di quella struggente e speciale testimonianza d'amore, né chi tra gli abitanti di Tuenetto raccolse quell’oggetto così originale.
La striscia di seta fu gelosamente conservata come “una reliquia” dal professor Iginio Conci di Mollaro il quale l’aveva ricevuta da una famiglia di Tuenetto che tuttora, come detto, resta ignota. Il professor Iginio Conci nel 1935 (probabilmente l'anno in cui ricevette il nastro) fece pubblicare un appello nella cronaca della Wiener Zeitung che apparve nel numero datato 17 luglio 1935, con lo scopo di ritrovare la persona che aveva lasciato cadere quel nastro sopra Tuenetto. Il tentativo del professore non sortì l'effetto auspicato e fu così che per molti anni si perdettero le tracce del cimelio.

Se ne sentiva parlare, ma non si era mai potuto visionare. Uno degli ultimi proprietari conosciuti fu il signor Claudio Andriollo di Mollaro.
Il 7 aprile 2019 il nastro riapparve esposto in una mostra allestita a Cunevo in occasione del 60° anniversario di fondazione del locale Gruppo A.N.A. e fu fotografato da Alberto Melchiori grazie alla gentile disponibilità del nuovo proprietario signor Epifanio Del Maschio di Mezzocorona che possiede una ricca collezione di reperti riguardanti perlopiù le due guerre mondiali.
Il nastro era unito alla copia originale della «Wiener Zeitung» del 1935, da una sintesi in italiano dell’articolo, nonché dalla traduzione della poesia eseguita dal professor Conci eccellente conoscitore della lingua tedesca.

La sintesi dell'articolo

Il mattino del 16 luglio 1917 un aereo austriaco sorvolò la Val di Non nel Trentino. Da questo aereo venne sganciato, non una bomba, ma un nastro in seta lungo 1,8 m. Il nastro svolazzò per terra nel paese di Tuennetto (Comune di Taio). Venne raccolto e si trova presso una famiglia del posto. Sul nastro è riportata una triste e commovente poesia d’amore. Se colui che ha gettato il nastro legge queste righe, si può rivolgere al Signor Iginio Conci in Taio (TN). Questo signore, per 18 anni ha conservato, come fosse una reliquia, il nastro.

Questo fatto alquanto curioso stimola la fantasia: chi fu la “piccola ragazzina mora” destinataria dell’appassionata poesia d’amore? Come poteva conoscere una giovane di Tuenetto l’intrepido aviatore della Imperiale Regia Aviazione austro-ungarica? Sono interrogativi che, temiamo, resteranno per sempre nel mistero. Ma forse il nastro cadde sul villaggio sbagliato, chi lo può dire? Rimane la bellezza di una storia d’amore d’altri tempi degna di essere tramandata ai posteri.

La poesia con la traduzione del professor Iginio Conci

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1) - Ti porta via di posto in posto,
e non sai neanche il perché.
Nel vento si vede una dolce parola
e ti guardi in giro meravigliato.

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2) - L’amore, che rimase indietro,
ti richiama dolcemente:
Oh torna, ti voglio bene,
tu sei la mia unica gioia!

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3) - Ma avanti, avanti senza riposo,
non puoi fermarti mai;
quello che tanto hai amato,
non potrai più rivedere.

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Ricordati spesso della piccola
ragazzina mora!

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Herma Wilhelm Neutitschein, 16 luglio 1917


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La testata della «Wiener Zeitung» di mercoledì 17 luglio 1935

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L'articolo apparso sulla «Wiener Zeitung»

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Il nastro presentato alla mostra a Cunevo

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L'attuale proprietario del cimelio Epifanio Del Maschio