In un’epoca in cui la produzione e la distribuzione e soprattutto il consumo di energia elettrica ha raggiunto livelli molto alti, ed è assicurato da grandi compagnie nazionali, suscita una certa sorpresa scoprire che fino alla metà degli anni ‘60 questo servizio era gestito in paese dal «Consorzio Elettrico di Tuenetto». L’elettricità in paese arrivò sul finire della prima guerra mondiale; secondo M.B.Chini la luce elettrica fu installata a Segno e nei paesi vicini nel 1917). Una vecchia turbina azionata con l’acqua del Rio di Tuenetto (la valletta attigua alla Miniera di san Romedio) produceva, con una piccola centralina situata a Mollaro, la corrente elettrica. A partire dal 1920 l’elettricità era fornita dalla «Ditta Dalle Case» che, per far funzionare lo stabilimento di laterizi sorto a Moncovo di Ton, aveva eretto una centrale sul Noce. Più tardi la fornitura di energia fu fatta dalla «Società Elettrica Edison». Nel 1962 fu istituito l’Ente per l'energia elettrica (ENEL) con l’obiettivo di fare dell’energia elettrica uno strumento di sviluppo del paese. Con la legge 2235 del dicembre 1963 l’energia elettrica fu nazionalizzata e per effetto di quel provvedimento, nel 1964 il «Consorzio elettrico di Tuenetto» fu trasferito all’ENEL. Presidente era Melchiori Emilio dei Dòri. In occasione del passaggio di proprietà fu effettuato un rilievo che ne descriveva la consistenza degli impianti, delle utenze e la situazione economica. In questa relazione si legge che il «Consorzio elettrico» distribuiva l’elettricità soltanto nel territorio del comune catastale di Tuenetto. L’energia era fornita dalla ditta Dalle Case “consegna e misura a 220 V. nella cabina di Tuenetto”. La cabina con tutto l’arredamento era di proprietà del «Consorzio Irriguo di Tuenetto». In paese esistevano due linee più una terza che forniva l’energia alla segheria dei fratelli Melchiori Anselmo e Tullio. Il rilevatore dell’ENEL constatò che sistema di distribuzione, “non è nelle migliori condizioni”, il consumo medio annuale di energia elettrica a Tuenetto fu stimato in circa 18.000 kWh per un totale di 39 utenze: fruitori di illuminazione privata 21, utenze trifasi ad uso promiscuo 17, l’utenza pubblica a forfait (il Comune forniva soltanto le lampadine). L’impianto di illuminazione pubblica (di proprietà del Consorzio) consisteva “in tre punti luce con lampade normali da 40 W installate su bracci in ferro piuttosto esili”. La potenza media delle utilizzazioni era sotto i 3 kV ad esclusione della segheria che aveva una potenza installata di 10 HP. Nel 1964 ultimo anno d’esercizio del «Consorzio Elettrico di Tuenetto» i ricavi ammontavano a Lire 405.565 e i costi a Lire 332.624 con un utile di Lire 72.941. Al momento in cui il Consorzio confluì in ENEL la cassa ammontava a Lire 74.662 con un debito totale di Lire 15.678.
La rete elettrica di Tuenetto al momento del passaggio all'ENEL