Mericordi

Questo è l'angolo dei ricordi nostalgici.
Un album da sfogliare per avvertire la nostalgia di persone e luoghi, di circostanze spensierate o meste del nostro passato.

El Luizi barbér
Emer Candido Luigi nacque il 9 settembre 1919 a Dermulo e fu un notissimo personaggio del Comune di Taio in quanto per diversi anni esercitò la professione di barbiere, attività che gli valse il titolo col quale tutti lo conoscevano di «Luizi barbér». La sua bottega era situata sull’attuale via Barbacovi a Taio nell’edificio che oggi ospita il negozio di alimentari COOP.
In questa fotografia lo vediamo all’opera sulla chioma di Magnani Ferdinando (seduto Melchiori Dino).
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El Luizi barbér nel suo salone a Taio
La coperativa
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La "coperativa" di Mollaro
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Silvio Visintainer (gestore) e Adriana Conci (commessa)
El Bar de la Prantil
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Da sinistra: Silvio Paolazzi, Marco Tarter, Rina Chini, Urbano Muraro e Elio Chini davanti al bar de la Prantil
La ciasòta de le pompe
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La ciasòta de le pompe sulla strada de le vil
Il mitico falò di fine estate
Ci sono stati anni in cui i giovani accendevano un grande falò di fine estate nella cava dismessa della Miniera sul Cirò.
A fuoco spento Alberto e Flavio esaminano un fossile? Dietro il «Sametto».
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L'orologio di Sarah Mutinelli
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L'orologio di Sarah Mutinelli nell'Orange Bar a Mollaro
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Particolare
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Particolare
L'orologio dipinto dall'artista Sarah Mutinelli sulla parete sud dell'Orange Bar a Mollaro fu cancellato durante i lavori di risanamento del locale nella settimana che va dal 28 marzo al 2 aprile 2022. Sarah Mutinelli, è nata a Bolzano nel 1979 e da alcuni anni risiede a Mollaro, con il marito ed il figlio.
Si legge nel suo sito web: La sua pittura molto grafica, con un tratto quasi elementare per far risaltare l’essenza dell’espressione. “Omino” è l’assoluto e si rapporta con il colore vero che sta attorno; evidenziatore esterno e valore aggiunto, acrilico e caldo, fino all’utilizzo della foglia oro e della stampa di fotografie su tela. Dal 2002 ha partecipato a varie collettive ed esposto in diverse personali, anche di fotografia, dove in alcune occasioni le sue opere sono state premiate. Ha illustrato due libri per l’infanzia e dal 2006 partecipa a concorsi di illustrazione.
L'"omino" è la sua creatura, o meglio la sua "ossessione" che l'accompagna sin da bambina, dal 2015 è un marchio registrato.
L'orologio di Sarah Mutinelli nell'Orange Bar a Mollaro poteva piacere o meno, (de gustibus non est disputandum) di sicuro però era un'opera originale, unica e per questo dispiace che sia stato sostituito con un orologio dozzinale, ma che sembra soddisfare alcuni clienti che ora leggono bene l'orario.
Per fortuna nell'Orange Bar di Mollaro è rimasta un'altra opera di Sarah Mutinelli, la rappresentazione della media Valle di Non nel suo stile inconfondibile che auspichiamo venga risparmiato dalle prossime scialbature.
El Richéto da le bèle done
Della vicenda umana di questo personaggio, che fino agli anni sessanta passava per i paesi della Pieve (ma non solo) non rimane che questa fotografia.
Era chiamato Richéto da le bèle dòne e viveva per strada, era un barbone. Qualcuno lo chiamava sartorèl, sarto, ma chissà se veramente lo era. Richéto mendicava un po’ di cibo che la gente raramente gli negava. Non di rado chiedeva di venir ospitato nei fienili o nella stalle per passare la notte. Talvolta riceveva qualche moneta che probabilmente gli serviva per acquistarsi cibo. Volentieri si recava alla Cooperativa di Mollaro, perchè riceveva qualche crosta di formaggio o quegli alimenti non più vendibili. Anche nella stagione calda era coperto di un pesante pastrano sopra grevi vestiti laceri ed emanava un odore nauseante perché non si lavava mai.
Sul carretto che si trascinava dietro erano accumulati oggetti d’ogni genere che si suppone gli servissero per affrontare le asprezze della vita di strada.
La sua identità rimane un mistero: nonostante varie interviste tra la gente che lo ricorda, la ricerca non ha dato frutti. Alcuni affermano che Richéto sia stato originario di Mezzocorona, ma null'altro di più preciso.
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Richéto da le bele done con Livia Coletti