L'ipogeo Rio Maggiore

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L'accesso alle Miniere Rio Maggiore

Il nome «Rio Maggiore» è preso dal ruscello che nasce nel territorio di Vervò avendo la sua sorgente nella conca della Palustèla e che attraversa la località Màlgol in quel di Tres, scorre rapido con qualche cascata a est della collina del Zirò e dopo il salto della «Pissarella» giunge nel territorio di Tuenetto in località «palù».

TASSULLO MATERIALI

La Cooperativa Tassullo nacque su iniziativa di alcuni di minatori nel 1909, epoca in cui le condizioni economiche della valle costringevano le persone a cercare occupazione all’estero. L'opportunità di lavoro venne dai giacimenti minerari di scaglia rossa, una roccia sedimentaria ottima per la produzione di calce e cemento. Grazie all’aumento della domanda di prodotti per l’edilizia, dopo la seconda guerra mondiale si trasformò da Consorzio a Società per Azioni, ampliò lo stabilimento e acquisì nuove cave. Negli anni 70 del Novecento la Tassullo acquistò la Miniera San Romedio che aveva abbandonato le sue produzioni originali (ittiolo) per orientarsi alla fabbricazione di calce idraulica. Sempre negli anni 70 la Società Tassullo realizzò il primo impianto industriale di premiscelazione per la produzione di intonaci e malte per l’edilizia. Nei primi anni 2000 l'azienda avviò un piano di ricerca sulle proprietà geologiche della Dolomia, la roccia che, mescolata alla calce idraulica genera una malta di altissima qualità. Risale infatti al 2004 la prima fase di ricerca mineraria nella galleria «Rio Maggiore» quando Tassullo Materiali, secondo le indicazioni dei ricercatori, pensò di destinare i vuoti determinati dall'escavo alla conservazione della frutta.
Ciò per la caratteristica geologica unica della cava; sopra la dolomia si stende uno strato di roccia scistosa alto circa 40 metri, che rende le gallerie impermeabili. L’acqua si introduce nel sottosuolo attraverso fessure carsiche e vi si preserva pura da contaminazioni di superficie, mentre l’aria contiene poco di ossigeno, (che in ogni modo non impedisce di lavorare). Queste speciali condizioni generano basse temperature e conseguenti notevoli risparmi di energia, eliminano i rischi d’incendio e rendono i tunnel quanto mai adatti all'uso della frigo-conservazione frutticola.
Nel 2010 la Tassullo Materiali ottenne dalla Giunta Provinciale un giudizio favorevole sulla compatibilità ambientale di un suo piano per l’estrazione sotterranea di circa 8 milioni di metri cubi di roccia nell’arco di 37 anni e per la realizzazione di invasi ipogei ad uso irriguo nel Comune di Vervò. La PAT strinse un “accordo di programma” con la Tassullo Materiali e con i Consorzi irrigui e di miglioramento fondiario di Priò e Vervò, per costruire in futuro i bacini sotterranei ideati.

Secondo gli studi affidati ad un professore norvegese, altamente esperto in gallerie scavate nella roccia, si poteva per giunta dare soddisfazione a vari interessi ed esigenze oltre ai bacini idrici. Ad esempio l’immagazzinaggio della frutta e l’installazione di grandi centri computerizzati in condizioni di sicurezza (la Telecom ipotizzò la creazione di un Centro dati trentino – DCT – con l’impiego stabile di 90 dipendenti).
Con queste prospettive, all’inizio del 2012, la Tassullo Materiali acquisì il diritto di superficie su parte del sottosuolo nell’area della miniera e con esso il diritto di realizzare e mantenere (non meno di quaranta metri sotto la superficie, che conserva il diritto dei proprietari dei terreni, per lo più contadini) i vuoti sotterranei utilizzabili a diversi fini agricoli, turistici o come magazzini.
L’impresa delle celle ipogee di frigo-conservazione prese consistenza a cavallo tra il 2012 e il 2013; in una cella sotterranea opportunamente allestita fu testata la conservazione di 120 tonnellate di mele, in vista dello stoccaggio di 50.000 tonnellate di frutta (con la possibilità di aumento a 70.000) secondo un accordo di programma stipulato tra Melinda, Tassullo Materiali e i Consorzi di miglioramento fondiario di Priò e Vervò.

Miniera san Romedio

Nel 2016 accadde che il tribunale dichiarò fallimento della Tassullo Materiali che già versava in una situazione finanziaria negativa. L’azienda fu messa all’asta, ma i primi tentativi di vendita non riuscirono. Finalmente nell’ottobre del 2017, fu acquistata dalla Miniera San Romedio (società costituitasi all'uopo) per poco meno di 6 milioni di euro. La nuova proprietà iniziò l’attività nel marzo del 2018.
In accordo con il consorzio Melinda, MSR continuò il progetto di frigo conservazione della frutta in ambiente sotterraneo. Ad una profondità di 300 metri furono costruite 34 celle (altre previste in futuro) ognuna delle quali è lunga 25 metri, alta 11 e larga 12, ed è in grado di contenere circa 3.000 cassoni di mele da 300 kg l’uno, cioè quasi 1.000 tonnellate di mele.
Intanto nei primi mesi del 2022 è partita una prima sperimentazione per lo stoccaggio, maturazione e conservazione di formaggio Dop Trentingrana. Questo test riguarda l’allocazione di 165 forme al termine del quale, se tutto andrà bene, si darà avvio al progetto di conservazione e stagionatura ipogea di 30mila forme in condizioni di microclima controllato.
Oltre alle forme del pregiato formaggio e delle mele Melinda, sono già conservate qualche migliaio di bottiglie di spumante Altemasi Trentodoc di Cavit.

LA FUNICOLARE MELINDA

All'inizio del 2022 la Miniera san Romedio (MSR) presentò al Comune di Predaia una proposta di Accordo di Programma per lo studio e la realizzazione di un sistema di carico/scarico automatico delle celle ipogee del Consorzio Melinda e delle opere accessorie presso la cava Rio Maggiore a Tuenetto, con la richiesta di dare avvio alla procedura per la sottoscrizione dell’accordo da stipularsi tra Provincia Autonoma di Trento (PAT), Comune di Predaia, MSR e Consorzio Melinda.

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La proposta prevedeva la realizzazione di una nuova galleria di accesso a servizio del sistema di carico/scarico, un centro di carico/scarico a valle dell'ingresso su terreno di MSR, una viabilità sotterranea adeguata al sistema.
Diversi gli effetti positivi: drastica riduzione del transito di mezzi sulla strada che lambisce l'abitato di Tuenetto e conseguentemente degli accessi nell'ipogeo, utilizzo innovativo dei vuoti di cava con vantaggi paesaggistici e di salvaguardia del territorio.
La PAT, il Comune di Predaia, il Consorzio Melinda e la MSR sottoscrissero l’Accordo in data 22 luglio 2022. Successivamente MSR e il Consorzio Melinda proposero di modificare l’accordo sottoscritto a luglio, prevedendo una nuova modalità di trasporto automatico delle mele attraverso un collegamento tra lo stabilimento Melinda di Segno (COCEA) e le celle ipogee mediante un sistema funiviario, (e non più quindi un sistema di carico/scarico a valle della galleria sul sedime di MSR). Dalla CoCEA alle celle ipogee ci sono circa 900 mt. metri in linea d'aria.

La nuova soluzione a parere di MSR e Melinda apparirebbe più razionale: la linea di trasporto su fune sarebbe più omogenea e le usure e le vibrazioni indotte sulle mele sarebbero ridotte al minimo; il sedime dello stabilimento MSR rimarrebbe intatto e quindi sarebbero possibili ampliamenti e riorganizzazioni; il trasporto su gomma risulterebbe completamente eliminato in quanto il sistema funiviario collega direttamente COCEA con le celle ipogee.
Il sistema di trasporto funiviario avrà la necessità di realizzare alcuni piloni di sostegno lungo il percorso al fine di consentire un agevole sorvolo dei terreni attraversati; di costruire una stazione di partenza presso lo stabilimento COCEA e di una stazione ipogea di arrivo dell’impianto a fune con relativo sistema di carico/scarico, inoltre la realizzazione di un elevatore per l’alimentazione di futuri vuoti che potranno essere costruiti.

Nell'ambito dell'impianto funiviario in programma va inserita anche l'installazione di un elevatore all'interno delle gallerie che consente di immagazzinare le mele ad un piano superiore, ottimizzando così ancor più gli spazi ipogei. Questo progetto, unitamente a quello della funicolare è stato presentato con ampio successo alla Fruit Logistica fiera specializzata che si è tenuta a Berlino nel febbraio 2024.

L'Adige 09 febbraio 2024




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TRENTINO DATA MINE

DOCUMENTI

22-giu-2022
DECRETO DEL MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA

25-mag-2023
PRIMO PASSO PER TRENTINO DATA MINE

Grazie ai fondi del PNRR le grotte ipogee Rio Maggiore di Tuenetto oltre alle mele, allo spumante e al Grana trentino ospiteranno nel prossimo futuro un enorme data center. Le grotte scavate nella dolomia con la particolare caratteristica di garantire bassa e costante temperatura, ed essendo anche prive di infiltrazioni d’acqua si prestano in modo perfetto per ospitare questo magazzino di dati.
Il soggetto attuatore del progetto Trentino Data Mine è l’Università di Trento (UNITN) alla quale si è affiancata la Fondazione Bruno Kessler (FBK). Si tratta di un’infrastruttura dotata di apparati hardware (cloud data center, laboratori, reti avanzate), per produrre ed erogare servizi negli ambiti tecnologici più avanzati: intelligenza artificiale, calcolo ad alte prestazioni, sicurezza informatica. Il responsabile scientifico è Paolo Giorgini dell’Università di Trento. Sarà essenziale, la componente imprenditoriale privata, che è stata individuata, tramite selezione pubblica, nel maggio 2023 nei soggetti Covi Costruzioni Srl, Dedagroup Spa, G.P.I Spa, Istituto Atesino di Sviluppo SpA.
L'investimento ammonta a 50,2 milioni euro: 18,4 dal PNRR come detto ottenuti dall'Università di Trento (37% ca.) e i restanti 31,8 mln. (63% ca.), in carico ai partner privati.
La società pubblico-privata si avvarrà del supporto scientifico da parte di UNITN e FBK, la progettazione della galleria, l'installazione delle apparecchiature e le strategie di mercato saranno in capo al soggetto privato.

L'Adige 26 novembre 2022

Lo sviluppo del progetto prevede tra l'altro l'acquisizione dei terreni in superficie che insistono, oltre che sul suolo privato della Miniera San Romedio, sull'uso civico del Cirò di proprietà di Tuenetto e Mollaro, per la costruzione di una palazzina e altre opere di servizio all'infrastruttura tecnologica. Le superfici interessate sono:

• porzione della p.f. 1469/4 C.C. TORRA di proprietà della frazione di Mollaro;
• porzione della p.f. 1469/5 C.C. TORRA di proprietà della frazione di Tuenetto;
• porzione della p.f. 533 C.C. PRIÒ di proprietà della frazione di Tuenetto;
• porzione della p.f. 534 C.C. PRIÒ di proprietà della frazione di Tuenetto;

per una superficie complessiva pari a circa 17.000 mq.

L'interessamento da parte di Trentino Data Mine e l'intesa con l'Amministrazione comunale di Predaia per l'acquisizione dei terreni ha suscitato il disappunto di molta parte della popolazione delle frazioni di Mollaro e Tuenetto.
Contrarietà espressa durante un incontro (definito “poco esauriente”) il 17 luglio 2023 tra le parti interessate al progetto e, soprattutto, con una lettera sotto firmata dai censiti delle due frazioni, nella quale sono esposti i dubbi sulla realizzazione dell’opera.
La lettera ha ottenuto un ripensamento da parte dell’Amministrazione comunale che ha riunito in data 31 luglio 2023 il Consiglio comunale per un ulteriore esame della questione e la convocazione di una successiva riunione con la popolazione per fornire precisazioni aggiuntive.

Durante il tempo in cui le comunità di Mollaro e Tuenetto procedettero alla formazione delle rispettive ASUC, i soggetti coinvolti nel progetto Trentino Data Mine (Provincia Autonoma di Trento, Comune di Predaia, Gruppo Miniera san Romedio e Università degli Studi di Trento) si impegnarono a rispettare l’accordo di programma sottoscritto. Al Comune di Predaia spettò di realizzare le opere viarie entro il 2024 (previo finanziamento provinciale) e adottare i necessari strumenti urbanistici di competenza per l’attuazione dell’impresa.

DOCUMENTI

19-lug-2023
OPPOSIZIONE ALL'ALIENAZIONE DELLE PP.FF. DEL CIRÒ

18-ago-2023
OPPOSIZIONE ALLA DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE

22-set-2023
DELIBERA GIUNTA PROVINCIALE

03-ott-2023
ACCORDO DI PROGRAMMA

03-ott-2023
PLANIMETRIA

06-ott-2023
RIGETTO DELLA LETTERA DI OPPOSIZIONE

L'Adige 27 settembre 2023

I comitati frazionali di Mollaro e Tuenetto, promotori della creazione delle rispettive A.S.U.C. presentarono opposizione scritta contro l'ipotesi di accordo tra Comune, Provincia e Miniera san Romedio, ricorso che fu respinto dal Consiglio Comunale nella seduta del 6 ottobre 2023.

L'Adige 8 ottobre 2023

Preso atto della ferma presa di posizione dell'Amministrazione comunale (che avrebbe deliberato nel pieno interesse dell'intera comunità), per i Comitati di Mollaro e Tuenetto non restò che rivolgersi alla giustizia amministrativa del T.R.G.A. mediante ricorso presentato il 30 ottobre 2023 dall'Avvocato dottor Mauro Job.

Nel frattempo MSR decise di ridurre l'area per la costruzione delle opere di superficie a circa 11.000 mq. (rispetto ai 17.000 mq. circa della precedente richiesta).

L'Adige 9 gennaio 2024

Proseguì anche sulla stampa locale il confronto tra le frazioni di Tuenetto Mollaro e l’Amministrazione comunale che riteneva che dietro la formazione delle A.S.U.C. vi fosse una sostanziale contrarietà alla realizzazione del progetto Trentino Data Mine, ipotesi che le prime respingevano nettamente.

L'Adige 28 gennaio 2024

Dopo tanto ipotizzare, finalmente in data 4 marzo 2024 la Trentino Data Mine Srl presentò il progetto definitivo per la realizzazione del centro informatico ipogeo nelle gallerie della Miniera di Rio Maggiore.
L’impresa prevede questi punti salienti: escavazione di gallerie ipogee per far posto ai server (per uso di imprese private ed enti pubblici), realizzazione in superficie di un complesso gestionale dell’impianto informatico; attuazione di un’area su cui sorgeranno gli edifici adibiti a vari usi (sala polifunzionale, area ristoro, centro visitatori per un eventuale attività turistica volta a recuperare la vecchia miniera).
Per ridurre l’impatto ambientale è prevista l’installazione di 130 pannelli fotovoltaici per una potenza nominale prodotta di 52 kW totali. Saranno posati gruppi elettrogeni di emergenza funzionanti a gasolio, ma che si è stimato saranno in funzione solo per due ore annue.

L'Adige 29 marzo 2024

Nessuna procedura di valutazione dell'impatto ambientale per il progetto TDM, in data 9 maggio 2024 la dirigente provinciale Raffaella Canepel ha firmato il parere con determina nr. 214/2024.

L'Adige 21 maggio 2024

Il primo ottobre 2024 si presentò ufficialmente il progetto e i lavori per la realizzazione di Intacture, The Natural Home of Data: il primo data center in Europa in una miniera attiva, nel cuore del Cirò. La cerimonia alla presenza della sindaca di Predaia Giuliana Cova ("Siamo orgogliosi di ospitare nel nostro Comune una struttura unica in Europa, capace di conferire un’immagine di innovazione e modernità. Questo progetto, improntato alla sostenibilità, non consuma suolo e avrà un'elevata efficienza energetica, creando un connubio virtuoso tra Natura e Tecnologia"), e dell’assessore allo sviluppo economico, lavoro, università, ricerca della Provincia autonoma di Trento Achille Spinelli, del rettore dell’Università di Trento, Flavio Deflorian, dei rappresentanti dei vari attori coinvolti nel progetto: l’impresa edile e promotrice Covi Costruzioni, Dedagroup (Deda), Gruppo GPI e ISA-Istituto Atesino di Sviluppo.
Il Presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti (che non era presente) ha commentato: "Un nuovo capitolo si apre oggi nel racconto innovativo che le gallerie di Tuenetto stanno scrivendo in questo territorio. Nelle sue gallerie ipogee troveranno spazio non soltanto le celle con i nostri prodotti di eccellenza come le mele, gli spumanti e il Trentingrana. Le nostre realtà produttive e i nostri centri di ricerca, infatti, hanno saputo in sinergia realizzare un progetto unico a livello nazionale, dove innovazione, sicurezza, risparmio energetico e di suolo si coniugano con prospettive di sviluppo e ricerca nel settore tecnologico, oggi sempre più strategico e dai molteplici risvolti per la qualità della vita di tutti i cittadini”.

L'Adige 02 ottobre 2024



Poichè la realizzazione del progetto Trentino Datamine incrocia l'istituzione dell'A.S.U.C. di Tuenetto e Mollaro, per ulteriori dettagli, visita la pagina I beni di uso civico