Don Adelio Frasnelli celebra nella chiesa di Tuenetto
Don Adelio Frasnelli nacque a Mollaro il 25 agosto 1911 settimo di nove figli di Emilio e Elvira Fronchetti. Sull’esempio dei fratelli Remo e Elio (che prese il nome di Padre Ugo), entrò in Seminario e venne ordinato sacerdote in Duomo a Trento nel 1934. Fu dapprima cooperatore a Segonzano in Valle di Cembra e per due anni, dal 1936 al 1938, a Cavalese. Chiamato all’incarico di Prefetto nel Seminario di Trento, poco tempo dopo, fu Vicario nella chiesa di Sant’Apollinare a Trento ed poi nel marzo del 1945 fu nominato Arciprete e Decano di Cavalese. Nel capoluogo fiemmese rimase fino al 1959 realizzando l’impresa di fondare l’Istituto Orfanelli dell’Addolorata. La guerra non ancora terminata aveva purtroppo dato i suoi frutti amari: i tanti orfani di guerra. Insieme ad Emma March, donna e maestra di grande cuore che mise a disposizione la sua casa, ospitò ed educò nell’istituto decine di ragazzi rimasti senza padre e madre. L'avventura cominciò nel novembre del 1945 quando Emma March ospitò il primo orfanello nella sua casa. Ma ben presto quella casa divenne manchevole ad accogliere tutti gli ragazzini bisognosi e così con l'appoggio della madre Elvira (il padre era morto nel 1936), e dell'intera famiglia don Adelio prese l'iniziativa di costruire una nuova e più adatta sede dell'Istituto Orfanelli. Un impegno complicato nel quale Don Adelio spese ragguardevoli energie coinvolgendo tutti colori che potevano contribuire a realizzare il suo progetto. La sua naturale perizia gli permise di finanziare convenientemente la sua opera; si impegnò per avere contributi della Chiesa, oblazioni di fedeli e legati; si spinse persino a chiedere un contributo, oltre che la benedizione, a papa Pio XII ottenendo la risposta. Riuscì ad garantire il mantenimento dei ragazzi e contemporaneamente assicurare l'avanzamento dei lavori di costruzione dell'Istituto. L'edificazione dell'Istituto iniziata nel 1946 si protrasse per alcuni anni tra difficoltà inimmaginabili. Ai piccoli ospiti l'Istituto offriva, dopo la scuola, vari laboratori per apprendere il mestiere di sarto e calzolaio affiancati successivamente da falegnameria e orologeria. Oltre a ciò don Adelio promosse l'attività sportiva avviando i suoi ragazzi a varie discipline come il calcio, l'hockey e pattinaggio di velocità. Don Adelio guidò l'Istituto fino al 1960, anni in cui furono tante le soddisfazioni ma non mancarono momenti di vero e proprio scoramento, che don Adelio, da grand'uomo qual'era, superò con grande coraggio. Varie circostanze, non ultima qualche incomprensione, determinarono nel 1959 il trasferimento di don Adelio a Bolzano come parroco del Duomo. Intanto l'Istituto passò sotto la direzione di altri e operò fino al 1970. A Bolzano oltre che alla cura d’anime, svolse l’incarico di catechista in varie scuole fino alla pensione nel 1978. Dal quell’anno fino alla sua morte si dedicò all’assistenza spirituale di Tuenetto e Mollaro. In particolare occupò molto del suo tempo e della sua tenace intelligenza alla comunità di Tuenetto. Assicurò la messa del sabato e talvolta celebrò anche nelle festività (ma sempre col rigoroso rispetto della parrocchia), organizzò i festeggiamenti per il centenario dell'ingresso dell'immagine della Madonna di Lourdes nel piccolo paesetto, seguì vari lavori di restauro e conservazione della chiesetta di San Rocco (che amava definire piccolo Santuario mariano) che aggiornò ai dettami del Concilio Vaticano II, ma soprattutto confortò gli anziani e soprattutto incoraggiò i ragazzi a spendersi per la propria comunità. Morì quasi inaspettatamente il 31 gennaio 1990 all’ospedale di Cles. Una targa posta nel sacello del cimitero di Tuenetto lo annovera tra i benefattori della chiesa. Don Adelio Frasnelli è una persona che merita di essere ricordata per le tante buone cose che riservò con amore alla comunità di Tuenetto.
La tomba di famiglia dei Frasnelli a Mollaro
In visita alla madre a Mollaro con i suoi orfanelli
Il volume pubblicato a cura dell'Oratorio di Cavalese in ricordo di don Adelio
La famiglia Frasnelli «Perinòti» a Mollaro