Il carnevale a Tuenetto
È ancor oggi l’occasione in cui la popolazione di Tuenetto può dar prova della sua attitudine ad aggregarsi attraverso un sano buon umore. Prima che il diffuso benessere riguardasse i nonesi in generale, nella Pieve di Torra non si tenevano vistose mascherate come avveniva in altri centri della valle, e tuttavia la fantasia dei giovani allegroni si sfogava con i balli sui “somassi” o con generose mangiate di polenta condita in vari modi. Ognuno cercava di mascherarsi coprendosi il volto con calze o veli o sporcandosi la faccia con la fuliggine.
Una caratteristica propria di Mollaro è la preparazione dei cialendri. Tutto cominciava qualche giorno prima con la questua nelle case della grassina necessaria per la confezione delle gustose palline.
Alcune donne volontarie lavoravano sodo per una giornata a prepararne centinaia da distribuire agli avventori del carnevale di Mollaro. Un tempo a Tuenetto il carnevale degli adulti si riduceva alle bevute in compagnia nelle cantine paesane e non di rado anche spostandosi nei paesi vicini. Da qualche decennio è tradizione consolidata festeggiarlo l’ultima domenica prima della Quaresima.
La carnevalata consiste nel riunire tutta la popolazione nella casa sociale o, clima permettendo, in piazza per consumare il pranzo a base di pasta e polpette di carne di maiale. Il carnevale «Tuenettense», come lo ha battezzato un po’ pomposamente un perdigiorno, ha il suo motto: “Magnan e bevén tuti contenti, ancia chéi che è senza denti”. Qualche volta i giovani nel pomeriggio o sera, si producono in comiche farse.

LA CIABIA, foglio satirico

Quando si pensò di pubblicare un foglio satirico riguardante la vita paesana a Tuenetto, quasi spontaneamente venne da intitolarlo «La Ciabia»; è facile intuirne il motivo dato che le persone di Tuenetto sono sopranominate appunto Ciabie. Il giornaletto fu pubblicato a cura del Comitato Sagre Tuenetto a partire dal 2004 fino al 2007, dopo seguirono anni in cui non venne stampato. La pubblicazione riprese in forma ridotta a causa della crisi economica che investì il mondo intero nel 2009, per questo uscì con una variazione della testata: el platò.
Altri due numeri uscirono nel 2011 e nel 2015. Si tentò di pubblicarla nel 2016 come risulta dagli appunti redazionali, ma a causa di problemi sconosciuti non fu possibile.
Della redazione fecero parte Melchiori Alberto il quale compose diverse rimèle e curò l’impostazione grafica e la stampa, Ezio fu colui che fornì molti spunti sui quali comporre i testi o le vignette che erano competenza principalmente di Luciana Bertolas. Il giornalino riscosse molto favore principalmente in paese, ma anche nelle vicine frazioni. Si può dire che fu una bella iniziativa che contribuì a rendere la festa di carnevale a Tuenetto più divertente per tutti.

Sfoglia «La Ciabia»:



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Carnevale in piazza edizione 1997 - La mucca pazza

Ascolta la «rimèla» del Carnevale 2014


Nel Carnevale Tuenettense oltre agli scherzi e lazzi rivolti ai paesani, spesso si portavano i temi dell'attualità come nel 1997 anno in cui aveva spaventato la malattia chiamata della «mucca pazza» un morbo che attaccava il sistema neurologico dei bovini e che aveva contagiato anche la specie umana. Una enorme mucca troneggiò al centro della piazza come monito un pò scherzoso, ma anche inquietante.
Analogamente la carnevalata del 2020 regolarmente organizzata domenica 23 febbraio s'è potuta tenere a dispetto dei primi allarmi sollevati dall'altra terribile pandemia che di lì a poco avrebbe dolorosamente colpito tutta Italia, ma che a quella data era ancora possibile trattare con leggerezza.
Per diverse stagioni al carnevale di Tuenetto non mancò, oltre alla parte culinaria, la recita di farse da parte della compagnia «La bela te me stomeghi».

Cronaca di un carnevale



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La casa sociale affollata per assistere allo spettacolo della compagnia «La bela te me stomeghi» si riconoscono:
Martino, Luca, Silvia Tarter, Silvia Melchiori, Francesca, Silvia Chini, Federico, Giorgia. Dietro, Giancarlo e seminascosta Stefania

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Scene dalle farse di carnevale, Martino, Luca e Silvia

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Locandine del carnevale tuenettense

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Locandine del carnevale tuenettense